5 segnali che la tua azienda ha bisogno di un aggiornamento sulla cybersecurity (e come la NIS2 ti riguarda)

NIS2 e possibilità

5 segnali che la tua azienda ha bisogno di un aggiornamento sulla cybersecurity (e come la NIS2 ti riguarda)

La cybersecurity è un po’ come l’assicurazione della tua auto: speri di non doverla mai usare, ma se succede qualcosa, non puoi farne a meno. E con l’entrata in vigore della direttiva NIS2, il tema della sicurezza informatica è diventato ancora più urgente per le aziende di tutti i settori.

Ma come capire se la tua azienda è davvero pronta per le nuove sfide? E, soprattutto, come puoi allinearti ai requisiti della NIS2 senza perdere il sonno?

BeSafe è qui per aiutarti. In questo articolo, ti mostriamo 5 segnali che indicano la necessità di un aggiornamento sulla cybersecurity e come la NIS2 può diventare un’opportunità per migliorare la sicurezza della tua azienda.


1. Non hai un piano di gestione dei rischi (e la NIS2 lo richiede)

La NIS2 non è solo una direttiva: è un invito a ripensare il modo in cui gestisci la sicurezza informatica. Uno dei suoi pilastri fondamentali è l’obbligo per le aziende di adottare un piano di gestione dei rischi strutturato e aggiornato.

Se la tua azienda non ha un piano del genere, o se non lo rivedi da anni, è probabile che tu sia esposto a rischi crescenti. E non stiamo parlando solo di attacchi informatici: la NIS2 prevede sanzioni severe per chi non rispetta gli obblighi.

Cosa fare:

  • Identifica i punti critici della tua infrastruttura IT.
  • Definisci un piano di gestione dei rischi che includa monitoraggio continuo, valutazione delle minacce e procedure di risposta agli incidenti.

2. I tuoi dipendenti non hanno mai fatto formazione sulla sicurezza (e la NIS2 insiste sulla consapevolezza)

Secondo la NIS2, la sicurezza informatica non è solo una questione tecnica: è anche una questione di consapevolezza. La direttiva sottolinea l’importanza della formazione del personale, perché anche il sistema più avanzato può fallire se un dipendente clicca su un link di phishing.

Secondo recenti studi, il 90% degli attacchi informatici parte da un errore umano, come un’email di phishing cliccata distrattamente. Se i tuoi dipendenti non sanno riconoscere una minaccia o non conoscono le basi della sicurezza, la tua azienda è a rischio. E, con la NIS2, questo rischio non è solo operativo: è anche legale.

Cosa fare:

  • Organizza corsi di formazione regolari per tutto il personale, dai titolari ai dipendenti operativi.
  • Includi simulazioni di phishing per testare la preparazione del team.
  • Documenta tutte le attività formative per dimostrare il rispetto degli obblighi NIS2.

3. Non hai un backup recente dei tuoi dati (e la NIS2 richiede resilienza)

Uno dei principi chiave della NIS2 è la resilienza: la capacità di un’azienda di resistere a un attacco e di riprendersi rapidamente. Se i tuoi dati non vengono regolarmente salvati e archiviati in modo sicuro, un attacco ransomware potrebbe bloccare l’intera azienda in pochi minuti.

E senza un backup, recuperare i file potrebbe essere impossibile (o costosissimo). La NIS2 richiede che le aziende adottino misure per garantire la continuità operativa, anche in caso di incidenti gravi.

Cosa fare:

  • Implementa un sistema di backup automatico e frequente, preferibilmente su cloud o su dispositivi esterni non connessi alla rete.
  • Testa regolarmente il ripristino dei dati per assicurarti che funzioni correttamente.
  • Assicurati che il tuo piano di backup sia allineato ai requisiti della NIS2.

4. Non sai chi ha accesso ai tuoi sistemi (e la NIS2 punta sulla governance)

La NIS2 introduce nuovi requisiti di governance, chiedendo alle aziende di adottare un approccio strutturato alla gestione degli accessi e dei privilegi. Se non hai un controllo preciso su chi può accedere a cosa, stai praticamente lasciando la porta aperta a potenziali minacce, sia esterne che interne.

Cosa fare:

  • Adotta un sistema di gestione degli accessi basato sul principio del minimo privilegio: ogni utente dovrebbe avere solo i permessi strettamente necessari per svolgere il proprio lavoro.
  • Monitora gli accessi in tempo reale e revoca i privilegi quando non sono più necessari.
  • Documenta tutte le politiche di accesso per dimostrare il rispetto della NIS2.

5. Non hai mai fatto un test di sicurezza (e la NIS2 richiede verifiche regolari)

“La mia azienda è sicura.” Ne sei proprio certo? La NIS2 richiede che le aziende eseguano test di sicurezza regolari, come vulnerability assessment e audit, per identificare e correggere eventuali vulnerabilità.

Se non hai mai fatto un test di sicurezza, è probabile che ci siano falle nel sistema che potrebbero essere sfruttate da cybercriminali. E, con la NIS2, ignorare queste falle non è più un’opzione.

Cosa fare:

  • Identifica e correggi le vulnerabilità prima che vengano sfruttate.
  • Documenta tutti i test e le correzioni per dimostrare il rispetto della NIS2.

La NIS2 è un’opportunità di buon senso, non un problema

La direttiva NIS2 potrebbe sembrare un ulteriore onere per le aziende, ma in realtà è un’opportunità per migliorare la sicurezza e la resilienza del tuo business. Se hai riconosciuto uno (o più) di questi segnali nella tua azienda, è il momento di agire.

BeSafe è qui per aiutarti a navigare nel panorama complesso della cybersecurity e della conformità normativa. Con il nostro supporto, puoi trasformare la NIS2 da un obbligo in un vantaggio competitivo.

Non aspettare che sia troppo tardi: contattaci oggi stesso per un check-up completo della tua sicurezza.

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